Sabato Santo – Grande Veglia Pasquale

Al centro di tutto Cristo crocifisso, morto, deposto nel sepolcro. Chi di noi può sostare presso questo mistero, dove s’incontrano amore e rifiuto, obbedienza e abbandono, vita e morte? C’è Maria, la Madre di Gesù. È lei che può accompagnarci in questo mo- mento in cui tutto il dolore e la morte del mondo sono incisi sulla carne del suo Figlio. Lei ci può sostenere nella fede, ravvivare nella speranza, rafforzare nella carità. Sì, perché lei è la piena di grazia. Tutte le grazie di Dio sono in lei, perché è interamente offerta, interamente disponibile, senza il minimo ritorno su di sé. Maria non ha altro, se non ciò che dona… (cf. Maurice Zundel, Maria. Tenerezza di Dio, San Paolo)

Sotto la croce del Figlio tutta l’umanità è aggrappata a Maria. Lei ha sofferto il suo dolore di madre, un dolore che si estende a raccogliere tutto il dolore del mondo. Ella è martire, e più che martire, come dice san Bernardo. Quando il Figlio morto le viene deposto sulle ginocchia, impotente più di quand’era bambino, lì è un Dio morto sulle ginocchia di una madre! E in quel Figlio Gesù è presente l’umanità intera di ogni tempo. Una umanità ora custodita sulle ginocchia di Maria che, in quella desolazione, appare la madre e la regina della famiglia umana che cammina sulle strade del dolore. (cf. Igino Gior- dani, Maria modello perfetto, Città Nuova)

Davanti al sepolcro che ha inghiottito il corpo del Figlio, nel silenzio della morte, tutto può sembrare finito. Ma non per Maria. Il suo dolore non è disperazione. Il silenzio della terra, nella quale la malvagità umana ha schiacciato il Figlio, non le impe- disce di cogliere l’energia insopprimibile della vita che rina- sce. Restiamo qui, accanto a Lei. Nel silenzio del mondo. Nel silenzio di Dio. Il cielo ancora permane buio e impenetrabile. Il dolore resta insopprimibile, ma si rivela attraversato dalla speranza. Sì, perché la carne di Dio è stata offesa e umiliata dal peccato dell’uomo; ma la carnedell’uomo peccatore è stata onorata e redenta dall’amore di Dio.

Maria aiutaci a sostare nel silenzio del sepolcro. Aiutaci a ricordare e a credere che «se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo, se invece muore, produce molto frutto» (Gv 12,24). Sostienici in questo momento in cui diventa difficile anche celebrare i misteri della nostra salvezza. Siamo dispersi nelle nostre case, nelle nostre comunità, ma nonsiamo soli. Siamo Chiesa, fratelli e sorelle di tuo Figlio. Maria resta con noi in questa notte di silenzio. Come sentinelle vo- gliamo essere i primi a scorgere la luce del Nuovo Giorno, perché a tutti vogliamo portare l’annuncio più bello:

è Pasqua, il nostro Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, Figlio di Maria, nostro fratello, è risorto!

NOTTE CHE SPLENDE COME IL GIORNO FONTE DI LUCE PER LA MIA DELIZIA

Fuoco nuovo, narrazione della storia della salvezza, acqua battesimale, Eucarestia sono gli elemento fondanti la grande Veglia che celebriamo nella notte della risurrezione del Signore.

Attraverso i segni rituali vogliamo lasciarci illuminare da Cristo, luce del mondo, camminiamo nell’esodo dal peccato alla vita nuova, veniamo immersi nella morte del Signore, per rinascere a nuova vita ed essere uomini e donne “eucaristici” che rendono grazie al Signore per i suoi doni.

don Tiberio Cantaboni

Data

30 Mar 2024
Expired!

Ora

21:30 - 23:00

Ora locale

  • Fuso orario: America/New_York
  • Data: 30 Mar 2024
  • Ora: 16:30 - 18:00

Luogo

Chiesa S.Agostino
Categoria

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