Alberto Marvelli nasce a Ferrara il 21 Marzo 1918 e muore a Rimini il 5 Ottobre 1946, a soli 28 anni, in un incidente stradale. Nella Rimini martoriata e distrutta dai bombardamenti e nel primo dopoguerra fu figura di grande rilievo, non solo per l’integrità di vita, ma anche per l’impegno sociale e politico.

Visse da protagonista i grandi avvenimenti storici dell’epoca, anticipando profeticamente il ruolo e la vocazione del laico cristiano proposti poi dal Concilio Vaticano II.

Alberto è stato un giovane, amico dei giovani, innamorato della vita, degli uomini, di Dio. Sempre presente fra i ragazzi, i poveri e i sofferenti. Altruista negli oratori, intrepido nello sport, impegnato nella scuola.

Il suo battagliero impegno in politica, lo intendeva come servizio. Ha dedicato la vita all’instancabile e dinamica ricerca della Verità e dell’Amore. Il suo prezioso Diario è per noi una limpida testimonianza della sua vita interiore, del suo profondo rapporto con Dio, del suo programma di vita.

Il 5 Ottobre 1974 la sua salma è stata traslata nella Chiesa di S. Agostino. Il 22 Marzo 1986 è stato emanato il decreto sull’eroicità delle sue virtù e proclamato venerabile. Il 7 Luglio 2003, avendo la congregazione dei Santi riconosciuto un miracolo attribuito alla sua intercessione, il Papa ha firmato il decreto di Beatificazione, proclamandolo poi Beato nel 2004 a Loreto.

La Chiesa lo propone così come modello di “santità nel quotidiano” per i cristiani del terzo millennio.