Volge al termine questo Anno Giubilare 2025 che abbiamo conosciuto come un anno di grazia.
Certo, non una grazia di Dio a buon mercato, ma un’apertura del cuore a Dio che cambia la vita.
Pellegrinaggi, porte sante, confessioni sincere, gesti di carità e condivisione …. hanno rilanciato nella vita di tante persone quel seme del Regno che la Chiesa continua a coltivare con pazienza, anche tra avversità e aridità.
Finisce il Giubileo, ma la pioggia feconda dello Spirito Santo non si esaurisce: continua a far sbocciare fiori di ogni genere, se abbiamo occhi per vederli.
La celebrazione dell’Anno Liturgico con i suoi tempi speciali (Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua, Pentecoste, Maria, i Santi) ci stimola a non appiattirci nell’abitudine e a non perdere la memoria di quanto è avvenuto nella storia.
Questi tempi non sono solo evocativi o suggestivi: hanno una forza spirituale reale, capace di condurci alla scoperta dell’azione di Dio nella nostra vita.
Si dice: “Natale è Gesù che nasce oggi nella nostra vita”. È proprio così: quel Gesù, nato da Maria, lo accogliamo ancora, oggi, come il Dio-con-noi, amante appassionato di questa nostra fragile e complessa umanità.
E allora … Buon Natale e anche Buon Anno 2026.
don Renato
