S. Agostino (particolare dell’affresco del ‘300, nel campanile della chiesa di S. Agostino – Rimini)

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Preghiamo.
O Gesù, con te vogliamo salire il Calvario e meditare sulla tua sofferenza.
Aiutaci a vedere l’immenso amore che hai per noi, per decidere un passo nuovo di penitenza e di conversione: la tua passione sia per noi sorgente di grazia e di liberazione dal nostro peccato.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 15,12-15): Pilato disse loro di nuovo: «Che cosa volete dunque che io faccia di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Ma essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!». Pilato, volendo dare soddisfazione alla folla, lo consegnò perché fosse crocifisso.

Gli uomini possono ricevere la sapienza e la vita se si accostano alla luce e al calore di Dio e possono perdere tutto, se per cattiva volontà si allontanano da Lui. Noi siamo come uno che vede da lontano la patria e c’è di mezzo il mare: egli vede dove andare, ma non ha come arrivarvi. Scorgiamo la meta da raggiungere, ma c’è di mezzo il mare di questo secolo, e molti non riescono nemmeno a vedere dove debbono andare. Dio, che ha voluto essere la nostra patria, ci è venuto incontro. E che ha fatto? Ci ha procurato il legno della Croce con cui attraversare il mare. (Commento a Giovanni)

Padre santo, mostra la tua misericordia verso di noi, perché, celebrando la passione del tuo Figlio, comprendiamo il mistero del tuo amore e, nella gioia che proviene da te, siamo pronti a rispondere a chiunque ci domandi ragione della speranza che è in noi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Il tuo cuore desolato
fu in quell’ora trapassato
dallo strazio più crudel.
Santa Madre del Signore
fa’ che senta nel mio cuore
la passione di Gesù.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19,16-17): Allora Pilato lo consegnò loro perchè fosse crocifisso. Essi presero Gesù ed egli, portando la croce si avviò verso il luogo detto “del Cranio”, in ebraico Golgota.

Che grande avvenimento! Una grande vergogna agli occhi degli empi, ma un grande mistero agli occhi dei buoni. Se si guarda con gli occhi dell’empietà è uno spettacolo terribile e umiliante, ma chi sa guardare con sentimenti di bontà trova qui un grande sostegno per la sua fede. La Croce sarà disprezzata agli occhi degli empi, ma in essa si glorieranno i cuori dei santi. E Paolo potrà scrivere: Per me non ci sia altro vanto che nella Croce del Signore nostro Gesù Cristo. Cristo esaltava la Croce portandola sulle sue spalle, e la reggeva come una luce che deve brillare e si deve mettere sul lucerniere e non sotto il moggio. (Commento al Vangelo di Giovanni)

O Dio, principio e fine di tutte le cose, che raduni tutta l’umanità nel tempio vivo del tuo Figlio, fa’ che attraverso le vicende, liete e tristi, di questo mondo, teniamo fissa la speranza del tuo Regno, certi che nella nostra pazienza avremo la vita. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Quanto triste, quanto affranta
ti sentivi, o Madre santa
del divino Salvator.
Santa Madre del Signore
fa’ che senta nel mio cuore
la passione di Gesù.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal libro del profeta Isaia (Is 53,11-12): Il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà le loro iniquità. Perciò io gli darò in premio le moltitudini, dei potenti egli farà bottino, perché ha spogliato se stesso fino alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i colpevoli.

Dio Creatore di ogni cosa, il tuo amore gratuito vale più della vita e, anche se la mia vita e sovraccarica di problemi, so che la forza della tua destra mi sostiene, per mezzo del mio Signore, Figlio dell’uomo, mediatore tra te che sei l’Unico e noi, molti, immersi nelle difficoltà. È per mezzo di Cristo Gesù che voglio imparare ad amare, perché anch’io sono stato conquistato da lui. Si consuma nel dolore la mia vita, i miei anni passano nel gemito, ma, anche se io sono frammentato in questo tempo, di cui non conosco la trama, tu sei il mio conforto. Tu sostieni quelli che vacillano e rialzi chiunque è caduto. (Confessioni XI,29-31)

Padre santo, che mantieni nei secoli le tue promesse, rialza il capo dell’umanità oppressa da tanti mali e apri i nostri cuori alla speranza, perché sappiamo attendere senza turbamento il ritorno glorioso del Signore. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Con che spasimo piangevi,
mentre trepida vedevi
il tuo Figlio nel dolor.
Santa Madre del Signore
fa’ che senta nel mio cuore
la passione di Gesù.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 2,1-5) : Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela»

È proprio questa l’ora della quale Gesù, nello sposalizio a Cana di Galilea, nel momento di mutare l’acqua in vino, aveva parlato alla Madre, dicendo: Non è ancora giunta la mia ora. Egli aveva annunciato quest’ora che non era ancora giunta, e nella quale, morendo, avrebbe mostrato a tutti colei dalla quale aveva ricevuto questa vita mortale. Allora, a Cana, quando stava per compiere un’opera divina, sembrava allontanare da sé, come una sconosciuta, la madre non della divinità, ma della nostra debolezza. Adesso, colui che Maria aveva partorito, il Signore, affronta deciso e sereno la morte. (Omelia 119)

Padre santo, che nel cammino della Chiesa, pellegrina sulla terra, hai posto quale segno luminoso la beata Vergine Maria, per sua intercessione sostieni la nostra fede, ravviva la nostra speranza e aumenta la nostra carità, perché nessun ostacolo ci faccia allontanare da Gesù, la Via che porta alla salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Se ti fossi stato accanto
forse che non avrei pianto,
o Maria, anch’io con te.
Santa Madre del Signore
fa’ che senta nel mio cuore
la passione di Gesù.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Luca (23,26): Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone, originario di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù.

Carissimi, siamo cristiani. E se siamo cristiani – il nome stesso lo dice – apparteniamo a Cristo. Portiamo sulla fronte il suo segno e non ce ne vergogniamo, perché lo portiamo anche nel cuore. Il segno di Cristo è la sua umiltà. Esamini il battezzato se possiede la carità e allora dica: Sono nato da Dio. Dio nessuno l’ha mai visto. Dio è invisibile; non bisogna cercarlo con gli occhi, ma con il cuore. Se vuoi vedere Dio, hai a disposizione l’idea giusta: Dio è Amore. Quale volto ha l’Amore? Quale forma, quale dimensione, quali piedi, quali mani? Nessuno lo può dire. Tuttavia, ha i piedi: sono quelli che conducono alla Chiesa. Ha le mani: sono quelle che soccorrono il povero. Ha gli occhi, che capiscono chi è nella miseria, poiché sta scritto: Beato l’uomo che ha cura del debole. (Commento al Vangelo di Giovanni)

O Dio, che nel tuo amore di Padre ti accosti alla sofferenza di tutti gli uomini e li unisci alla Pasqua del tuo Figlio, rendici puri e forti nelle prove, perché sull’esempio di Cristo impariamo a condividere con i fratelli il mistero del dolore, illuminati dalla speranza che ci salva. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Dopo averti contemplata
col tuo Figlio addolorata,
quanta pena sento in cuor.
Santa Madre del Signore
fa’ che senta nel mio cuore
la passione di Gesù.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dalla seconda lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi (2Cor 3,18): Noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore.

Signore, tu conosci il mio volto, e verrà un tempo in cui conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto. Tu sei la forza della mia anima: entra in essa e rendila conforme a te, per averla senza macchia né ruga ed esserne il padrone. Questa è la mia speranza, sono lieto di questa speranza, è una gioia vera. Tardi ti ho amato, bellezza così antica e sempre nuova, tardi ti ho amato! Eppure, tu eri dentro di me e io ti cercavo fuori, in tutte queste belle creature che tu hai fatto esistere. Mi hai chiamato e la tua voce ha rotto la mia sordità. Hai fatto brillare il tuo splendore e hai fatto svanire la mia cecità. Hai diffuso il tuo profumo, ho respirato e corro verso di te. (Confessioni X)

O Dio, consolatore degli afflitti, tu illumini il mistero del dolore e della morte con la speranza che splende sul volto del Cristo; fa’ che nelle prove del nostro cammino restiamo intimamente uniti alla passione del tuo Figlio, perché si riveli in noi la potenza della sua risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Santa Vergine, hai contato
tutti i colpi del peccato
nelle piaghe di Gesù.
Santa Madre del Signore
fa’ che senta nel mio cuore
la passione di Gesù.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi (Fil 2,5-8): Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce.

Anche tu stai attento se non vuoi cadere. Sulla terra abbonda la miseria dell’uomo, e sovrabbonda la misericordia di Dio. Sì, la terra è piena delle miserie dell’uomo, ma è maggiormente piena del dono gratuito del Signore. Tutte le cose hanno bisogno del Signore, sia le miserabili che le prospere. Senza il Signore il misero non può rialzarsi, e chi è nella prosperità senza il Signore non può stare in piedi. A tutti coloro che sono in piedi o che sono caduti, e cercano un sostegno, dico: Ovunque tu guardi e ti giri, là c’è Cristo! Se cerchi Cristo, Egli è dovunque! (Esposizioni sui Salmi)

O Dio, nostra forza e nostra speranza, senza di te nulla esiste di valido e di santo; effondi su di noi la tua misericordia perché, da te sorretti e guidati, usiamo saggiamente dei beni terreni nella continua ricerca dei beni eterni. Per Cristo nostro Signore. Amen.

E vedesti il tuo Figliuolo
così afflitto, così solo,
dare l’ultimo respir
Santa Madre del Signore
fa’ che senta nel mio cuore
la passione di Gesù.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Luca (23,27-28): Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli”.

Ama, e farai solo bene. Non badare alle parole di chi blandisce e all’apparente severità di chi rimprovera. Cerca la sorgente, la radice, da cui proviene il richiamo. C’è chi blandisce per ingannare e c’è chi sgrida per correggere. Non è necessario, fratelli, che sia io ad allargarvi il cuore. Chiedete a Dio di amarvi a vicenda. Amate tutti gli uomini, anche i vostri nemici, non perché sono fratelli, ma perché lo diventino. Siate accesi di amore fraterno, amando sia il fratello, già acquisito, che il nemico, perché diventi fratello. La regola della carità, fratelli miei, non conosce limiti: la forza, i fiori, i frutti, la bellezza così attraente, il luogo dove si alimenta e si disseta, gli abbracci della carità sono universali. Estendi la tua carità su tutto il mondo, se vuoi amare Cristo: perché le membra di Cristo sono presenti in tutto il mondo. (Commento alla Prima Lettera di Giovanni)

Custodisci sempre con paterna bontà la tua famiglia, Signore, e poiché l’unico fondamento della nostra speranza è la grazia che viene da te, aiutaci sempre con la tua protezione. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Dolce Madre dell’amore,
fa’ che il grande tuo dolore
io lo senta pure in me.
Santa Madre del Signore
fa’ che senta nel mio cuore
la passione di Gesù.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dalla lettera agli Ebrei (Eb 4,15-16): Infatti, non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno.

Signore, mia luce e mia salvezza, sei tu il mio aiuto, non lasciarmi. Ecco, vedi, io sono in cammino. Ti ho chiesto una sola cosa: abitare nella tua casa per tutti i giorni della mia vita, contemplare la tua dolcezza, essere protetto nel tuo tempio. Questa sola cosa ho chiesto, ma per giungervi, ora sono in cammino. Forse tu mi dirai: Sforzati, cammina; ti ho dato il libero arbitrio, dipende dalla tua volontà, prosegui sulla via, cerca la pace e perseguila, non deviare dalla strada, non fermarti, non voltarti indietro, persevera nel cammino, perché chi persevererà sino alla fine sarà salvato. Se il Signore ti abbandonasse, verresti meno nel cammino, cadresti, andresti fuori strada, ti fermeresti. Devi dire dunque a lui: Senza dubbio mi hai donato la libera volontà, ma senza di te a niente riesce il mio sforzo. (Esposizione Salmo 26)

O Dio, Padre buono, che non hai risparmiato il tuo Figlio unigenito, ma lo hai dato per noi peccatori; rafforzaci nell’obbedienza della fede, perché seguiamo in tutto le sue orme e siamo con lui trasfigurati nella luce della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Fa’ che il tuo materno affetto
per il Figlio benedetto
mi commuova e infiammi il cuor.
Santa Madre del Signore
fa’ che senta nel mio cuore
la passione di Gesù.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19,23-24): I soldati, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti – una per ciascun soldato – e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca».

Qualcuno si domanderà che cosa significhi la divisione delle vesti in quattro parti e il sorteggio della tunica. La veste del Signore Gesù Cristo, divisa in quattro parti, raffigura la sua Chiesa distribuita in quattro parti, cioè, diffusa in tutto il mondo. Quanto alla tunica tirata a sorte, essa significa l’unità di tutte le parti, saldate insieme dal vincolo della carità. È di essa che l’Apostolo dice: Rivestitevi della carità che è il vincolo della perfezione (Commento al vangelo di Giovanni).

O Padre, che nella Pasqua del tuo Figlio hai ristabilito l’uomo nella dignità perduta e gli hai dato la speranza della risurrezione, fa’ che accogliamo e viviamo nell’amore il mistero celebrato ogni anno nella fede. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Le ferite che il peccato
sul suo corpo ha provocato,
siano impresse, o Madre, in me.
Santa Madre del Signore
fa’ che senta nel mio cuore
la passione di Gesù.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 27,39-44): Quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e dicendo: “Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei il figlio di Dio, scendi dalla croce!”. Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano: “Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. È il re d’Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo. Ha confidato in Dio; lo liberi lui ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: Sono il Figlio di Dio!”. Anche i ladroni crocifissi con lui lo oltraggiavano allo stesso modo.

Nella Croce sono raffigurate le dimensioni dell’amore di Cristo, che sorpassa ogni conoscenza, come dice l’Apostolo: l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità. La Croce è ampia nella trave su cui si allargano le mani del Crocifisso: è il segno delle opere buone, nella larghezza dell’amore gratuito. È lunga la Croce nella trave che discende fino a terra: lì sono fissati il dorso e i piedi come segno della perseveranza nell’estensione del tempo, sino alla fine. Questa è la Croce di Cristo, questo è il segno di Cristo che tutti conoscono, il segno che si pone sulla fronte dei credenti, sull’acqua del battesimo con la quale rinascono, sull’olio della cresima con cui sono consacrati, sul sacrificio con il quale sono alimentati. Nella celebrazione dei sacramenti ogni bene viene a noi attraverso la Croce di Cristo (Commento al Vangelo di Giovanni)

Ci sostenga sempre, o Padre, la forza e la pazienza del tuo amore; fruttifichi in noi la tua parola, seme e lievito della Chiesa, perché si ravvivi la speranza di vedere crescere l’umanità nuova, che il Signore al suo ritorno farà splendere come sole nel tuo Regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Del Figliuolo tuo trafitto
per scontare ogni delitto,
condivido ogni dolor..
Santa Madre del Signore
fa’ che senta nel mio cuore
la passione di Gesù.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Luca (23,44-47): Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò.

Quando i malati riconoscono di essere malati, venga il medico a guarirli. Chi è il medico? Il Signore nostro Gesù Cristo. Sì, è lui il nostro vero medico. Ma perché allora non fece vedere, a chi lo insultava, che egli era Figlio di Dio? Non volle! E perché? Forse perché non poteva? Certo che poteva! È più difficile scendere dalla Croce o risorgere dal sepolcro? Egli preferì sopportare quelli che lo insultavano, perché scelse la Croce non come una prova di potenza, ma come un esempio di pazienza. Guarì le tue piaghe su quella Croce, dove a lungo sopportò le sue. Ti liberò dalla morte eterna su quella stessa Croce, dove si è degnato di morire nel tempo. (Commento al Vangelo di Giovanni)

O Dio, che nell’ora della Croce hai chiamato l’umanità a unirsi in Cristo, sposo e Signore, fa’ che la santa Chiesa sperimenti la forza trasformante del suo amore, e pregusti nella speranza la gioia delle nozze eterne. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Chiusa in un dolore atroce,
eri là sotto la croce,
dolce Madre di Gesù.
Santa Madre del Signore
fa’ che senta nel mio cuore
la passione di Gesù.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 19,31-34): Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all’altro che era stato crocifisso insieme con lui. Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati gli colpì il costato con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.

L’Evangelista ha usato un verbo significativo. Più che dire “ha colpito” oppure “ha ferito” il suo fianco, ha voluto dire “aprì”, per indicare che nel costato di Cristo fu come aperta la porta della Vita, da dove fluirono i sacramenti della Chiesa, senza dei quali non si entra in quella Vita, che è la vera Vita. Quel sangue è stato versato per la remissione dei peccati. Quell’acqua tempera il calice della salvezza, ed è un dono per purificare e dissetare. Questo mistero era stato preannunciato da quella porta che Noè ebbe ordine di aprire nel fianco dell’Arca, perché entrassero gli esseri viventi che non dovevano perire nel diluvio. Con quelli era prefigurata la Chiesa. Ancora, per preannunciare questo mistero, la prima donna fu formata dal fianco dell’uomo che dormiva, e fu chiamata vita e madre di tutti i viventi. Adesso, il secondo Adamo, chinato il capo, si addormentò sulla Croce, perché così, con il sangue e l’acqua che sgorgarono dal suo fianco, fosse formata la sua sposa, che è la Chiesa. Questa è la morte per cui i morti riprendono vita! (Commento a Giovanni)

Accresci in noi, o Padre, con la potenza del tuo Spirito la disponibilità ad accogliere il germe della tua parola, che continui a seminare nei solchi dell’umanità, perché fruttifichi in opere di giustizia e di pace e riveli al mondo la beata speranza del tuo Regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Di dolori quale abisso!
Presso, o Madre, al Crocifisso
voglio piangere con te.
Santa Madre del Signore
fa’ che senta nel mio cuore
la passione di Gesù.

Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo
perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo (27,57-61): Giuseppe (di Arimatea) prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia: rotolata poi una grande pietra all’entrata del sepolcro, se ne andò. Lì, sedute di fronte alla tomba, c’erano Maria di Màgdala e e l’altra Maria. (Mt 27,57-61).

Bisognava dunque far conoscere all’uomo la grandezza dell’amore di Dio per noi, e lo stato in cui eravamo, quando Dio ci ha amato. Pur essendo nemici, ora, che siamo riconciliati, saremo salvi nella sua vita. Dio, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà ogni cosa insieme con lui? La vita del Verbo di Dio era la luce degli uomini e non posta lontano da ciascuno di noi, perché in essa viviamo, ci muoviamo ed esistiamo. Dovevamo dunque essere purificati, e la sola purificazione dei peccatori e dei superbi è il sangue del Giusto e l’umiltà di Dio. Il Verbo di Dio, fattosi uomo giusto, si è fatto anche mediatore con Dio a favore dell’uomo peccatore. Si è fatto partecipe della nostra mortalità e ci ha reso partecipi della sua divinità. (La Trinità)

O Dio, Padre della vita e autore della risurrezione, davanti a te anche i morti vivono; fa’ che la parola del tuo Figlio, seminata nei nostri cuori, germogli e fruttifichi in ogni opera buona, perché in vita e in morte siamo confermati nella speranza della gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen.

O Madonna, o Gesù buono,
vi chiediamo il grande dono
dell’eterna gloria in ciel.
Santa Madre del Signore
fa’ che senta nel mio cuore
la passione di Gesù.

G. Animati dallo Spirito di Gesù, osiamo dire:

T. Padre nostro….

G.  Signore, Dio nostro, che hai voluto realizzare la salvezza di tutti gli uomini per mezzo del tuo Figlio, morto sulla croce, ti preghiamo, concedi a noi che abbiamo conosciuto sulla terra questo mistero, di raggiungere in cielo il premio della Redenzione. Per Gesù Cristo, nostro Signore.

T. Amen

G. E su tutti noi che abbiamo partecipato alla Passione e Morte di Gesù, scenda la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

T.  Amen.


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