Ogni anno siamo invitati e condotti dalla Chiesa a compiere nella nostra comunità il percorso quaresimale che va dal deserto delle tentazioni al giardino della risurrezione di Cristo. Non possiamo gustare pienamente la Pasqua senza partire dal deserto, e se anche l’esperienza del deserto ci spaventa ed è faticosa, la conquista della libertà si rivela entusiasmante.

Nella celebrazione della Pasqua noi annunciamo che Gesù Cristo, risorto dopo la morte, ora vive per sempre. Gesù ha condiviso tanti aspetti della vita umana: la nascita, la fanciullezza, la vita in famiglia, il lavoro, gli amici, la missione, il successo effimero, le gioie e i lutti, gli incontri con l’umanità sofferente, l’ostilità e il rifiuto, l’abbandono e il tradimento, il dolore del corpo e dello spirito, la morte.

Ora vive, risorto. Non un maestro del passato, dunque, ma un Protagonista del presente; misteriosa presenza che sfugge alla nostra percezione. Oggi vive in noi e nel mondo, dove lui ha indicato di essere; in noi che ci diciamo membra del suo corpo. Quanta fede ci vuole per vivere con questa coscienza!

Vivere con la responsabilità di non velare, di non tradire, questo Protagonista che si è consegnato nelle nostre mani. Oggi coltiviamo la speranza che si diffonda per mezzo nostro “il buon profumo di Cristo”, rappresentato da quell’olio profumato (Crisma) con cui siamo stati segnati nel battesimo e non diventi cattivo odore che allontana da Dio.

Buona Quaresima e buona Pasqua.

don Renato