Qui di seguito i messaggi di ringraziamento di vari parrocchiani per i 9 anni spesi al servizio della Parrocchia di Sant’Agostino da parte di Don Vittorio Metalli, che proseguirà il suo impegno pastorale presso la Parrocchia di Sant’Andrea dell’Ausa, detta del Crocifisso.
- Buona domenica a tutti; vedo che siete numerosi anche oggi e ne sono davvero molto contento. Il primo augurio che mi sento di farvi è di sentirvi accolti; vorrei che vi sentiste tutti accolti, conosciuti per nome ed amati da quel volto che vedete in alto alle mie spalle”. Nel salutare don Vittorio, che si accinge ad assumere il nuovo incarico che il Vescovo Nicolò ha ritenuto di affidargli, mi viene in mente la frase che alla Messa delle 11,00 di ogni domenica, in questi anni, ci siamo abituati ad ascoltare e sulla quale abbiamo probabilmente fermato ogni volta il pensiero, tirando il fiato, rasserenati, riflettendo sulle nostre a volte imbarazzanti incoerenze. Grazie, dunque, per questa fraterna accoglienza nel nome di Cristo, che hai saputo manifestare ai parrocchiani in ogni occasione e che, personalmente, mi ha sempre fatto sentire davvero benvoluta e parte di una comunità viva. Grazie anche per il lavoro svolto insieme in questi nove anni al Consiglio economico, a volte affrontando con fatica e grande impegno questioni non semplici, ma la tua rassicurante fiducia in me e la convinzione che stavamo operando insieme per il bene della nostra Parrocchia, ci hanno condotto, tra mille difficoltà, a coronare quello che, prima che la divina Provvidenza, insperatamente, intervenisse in modo decisivo, sembrava un sogno irrealizzabile: la “rinascita” del “Cinema Sant’Agostino” e la ristrutturazione delle aule di catechismo, che oggi accolgono tanti bambini e ragazzi di tutta la città. A distanza di qualche anno, non possiamo, perciò, che dire che ne è valsa davvero la pena e che il tempo è volato! Ed infine, un grande in bocca al lupo per il tuo nuovo impegno pastorale e a don Renato un caloroso benvenuto; ma non ti illudere, non ti perderemo di vista e quando meno te lo aspetti, ti invieremo un sms con un saluto o un cuoricino!! Ad maiora, don Vitto! Franca Renzi
- Carissimo don Vittorio, non so se riuscirò a dirti tutto quello che vorrei, ma tu, sono certa, mi comprenderai. La parola che mi esce spontanea dal cuore è: GRAZIE! E cerco di spiegarne i motivi. GRAZIE perché tu sei sacerdote e il ministero che hai ricevuto dal vescovo, ti abilita e ti dà l’autorità di compiere i gesti che Gesù stesso ha compiuto nell’Ultima Cena. Le tue mani sono state benedette perché si perpetuino le Parole di Gesù: «…fate questo in memoria di me». Nel gesto che le nostre orecchie sentono ripetutamente, si materializza la transustanziazione del Corpo e Sangue di Gesù, ma anche la divinizzazione delle nostre persone. Forse non ci si pensa abbastanza perché siamo, troppo spesso, facile preda della distrazione. Ma se solo ci fermassimo un istante in modo che tutto il nostro essere (corpo, mente, cuore) potesse essere in sintonia con quanto accade sull’altare, allora faremmo nostre le parole del Santo Curato d’Ars quando diceva: «È il sacerdote che continua l’opera di redenzione sulla terra…Se si comprendesse bene il sacerdote qui in terra, si morirebbe non di spavento, ma di amore…Il sacerdote è l’amore del cuore di Gesù». Tu, questo ci hai testimoniato. GRAZIE perché ad ogni Eucaristia, ci hai sempre invitati a rimanere distaccati dalle preoccupazioni e dagli affanni per farci, invece, attraversare dall’amore di Dio in Gesù, invitandoci a guardare quel Volto che troneggia dietro l’altare. Ogni domenica, ci siamo sentiti nel cuore una grande gratitudine perché la tua accoglienza ci ha permesso di fare spazio al Mistero di Dio nella nostra vita. Tu, ci hai accolti sempre con un abbraccio. GRAZIE perché ci hai trasmesso in molti modi l’amore per la Parola. In tanti ci siamo lasciati plasmare dalla Parola che dà la vita, fino a comprendere che Lui è presente in essa e che il Nuovo Testamento è perfettamente congiunto con il Vecchio Testamento. Il primo versetto di Genesi, si unisce al primo versetto del primo capitolo del Vangelo di S. Giovanni: entrambi iniziano con l’espressione “In Principio”. Nel nostro intimo si è fatta strada la certezza che facciamo parte di una lunga e bella storia e questo, ha suscitato in noi il desiderio di una maggiore conoscenza del Disegno di Dio. Allora, tu hai proposto il lavoro “Gesù Maestro” e poi “Le dieci Parole”. E noi seguendoti, abbiamo proseguito con il Cenacolo del Vangelo e con Il lavoro sul Sinodo, incentrato sul : “Libro di Rut”. GRAZIE per le otto settimane sante che abbiamo vissuto insieme con te, tutte molto intense. Immedesimati nelle sofferenze di nostro Signore, siamo giunti alla Santissima Notte di Pasqua che Sant’Agostino definisce: “La Notte delle Notti, la Madre di tutte le Notti”. E così, anche noi, rinnovati con i segni dell’acqua, del fuoco, e della luce, ci siamo avvicinati alla Risurrezione di Gesù, anticipo della nostra vita futura. Con te, abbiamo riscoperto i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Da ultimo, vorrei citare S. Giovanni Paolo II quando dice: «Quando penso all’Eucaristia, guardando la mia vita di sacerdote, vescovo, …mi viene spontaneo ricordare tutti i momenti e i tanti luoghi in cui mi è stato concesso di celebrarla…Questo scenario così variegato delle mie celebrazioni eucaristiche me ne fa sperimentare fortemente il carattere universale e, per così dire, cosmico…perché anche quando viene celebrata sul piccolo altare di una chiesa di campagna, l’Eucaristia è sempre celebrata sull’altare del mondo. Essa unisce il cielo e la terra. Comprende e pervade tutto il creato, in un atto supremo di lode…». (EdE,8). Prossimamente, tu don Vittorio, celebrerai su un altro altare, in un’altra chiesa…ma noi, siamo certi che ti ricorderai di noi e su quell’altare sarà presente anche la comunità di Sant’Agostino. Dio sia con te in ogni tuo passo perché tu possa essere felice. GRAZIE! Franca Negosanti e gli amici di Sant’Agostino
- Ringraziamo Dio Padre che ha donato alla nostra comunità parrocchiale don Vittorio, un pastore saldo e ricco di umanità. Ringraziamo Dio Padre e la Chiesa che ci ha donato un educatore, un formatore, un uomo di preghiera e di fede. Grazie a te don Vittorio. Grazie, perché sei stato vicino a ciascuno di noi e ti abbiamo sentito vicino. Grazie, perché ci hai chiamato per nome. Grazie, perché hai saputo rispettare la vocazione di ciascuno. Grazie, perché da pastore ci hai aiutato a crescere nella vocazione di laici, ci hai fatto sentire chiesa e ci hai sostenuto nel compito di “cercare il regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio” (LG,31). Grazie, perché ci hai trasmesso l’amore per la parola di Dio e il desiderio di ascoltare e comprendere la Sacra Scrittura. Grazie perché hai testimoniato che ogni cammino verso la meta, verso la pienezza di vita, non è possibile senza ricerca, dedizione, cura, fatica, perseveranza, preghiera. Grazie perché ci hai insegnato che la fede non è un cuscino sul quale dormire beatamente, ma inquieta ricerca, appassionata dedizione, dono di Grazia che attende di essere ogni giorno accolto, custodito, curato. Grazie perché ci hai mostrato come sia possibile, nonostante le tante sfide e provocazioni, mettersi in ascolto e “servire” il nostro tempo nella sequela di Cristo. Due parrocchiani ‘dell’ultima ora’. Maria Antonietta Ricci e Stefano Celli
- Quando incontrai don Vittorio per la prima volta, mi sentii subito un poco a disagio; vuoi perché era la prima volta che avevo a che fare con un parroco più giovane di me, vuoi perché avevo avuto a che fare in passato con altri due Vittorio appartenenti al clero, ed entrambi mi avevano amministrato un sacramento: il primo la prima comunione e il secondo aveva concelebrato il mio matrimonio. Fatto un rapido inventario, non è che per il terzo Vittorio rimanessero molte alternative e anche questa cosa non mi rallegrò… Poi, a messa, il malessere aumentò trovandomi ad ascoltare prediche che erano più che altro lezioni di teologia (alta teologia) e, sebbene il soggetto ispirasse simpatia, quel senso di sospetto che covavo fin dal principio (ritengo che tutti i preti debbano essere guardati con sospetto, almeno inizialmente), cresceva sempre più. Così decisi di scoprire le carte e sfidarlo sul suo stesso terreno, sperando che la cosa facesse finalmente cadere la presunta maschera, presentandogli a brutto muso una mia antica meditazione sul mistero della Trinità pensando che saremmo in breve arrivati allo scontro fisico, e invece, no. Di tutte le risposte possibili quella che arrivò mi sorprese a tal punto da lasciarmi veramente senza parole: “Se ti piacciono così tanto certe meditazioni, devi iscriverti alla facoltà di teologia”. Lì per lì la presi a ridere, io che alle superiori avevo avuto sempre sufficienze P.G.R. in tutte le materie umanistiche, trovarmi a confronto con la summa excelsa di tutte le filosofie che hanno accompagnato lo sviluppo del genere umano mi parve decisamente la cosa più stupida e frustrante che potessi fare. Ma poi, pensando che per le stupidaggini non ho mai… “avuto ossa”, mi gettai a capofitto nell’impresa (che ancora deve arrivare ad una conclusione) trovandomi a confronto con un ambito che era molto più scientifico e logico di quanto avessi mai potuto immaginare. Così, io che pensavo di accumulare “legna da ridere per l’inverno” con gli amici, ricordando i volti disperati di quei prof costretti per mestiere ad ascoltare le assurdità che inevitabilmente avrei proferito in sede di esame (specie quello del don… una sorta di vendetta, insomma), sono passato dall’ascolto di una meravigliosa sinfonia al riuscire a scalfirne lo spartito quel tanto che basta a intuire la stupenda struttura armonica sottostante. Ecco, Vitto: come gli altri due omonimi anche tu sei riuscito nell’impresa di spostare più avanti, molto più avanti, il mio limite. E di questo non potrò che esserti grato tutta la vita e, ovviamente, oltre. Cesare Cogliandro
- Caro don Vittorio…iniziano così gli scritti rivolti a chi si vuole bene. E quel termine “caro” assume nel comune linguaggio una valenza ambivalente, atteso che lo impieghiamo non solo per manifestare amore, affetto e via discorrendo, ma anche come venale riferimento all’essere costoso. Mentre, dunque, la prima accezione ben si attaglia alla tua persona, per la seconda vorrei recuperare un suo antico significato, ossia non quello di “expensive”, per dirla con gli anglofoni, ma quello di “prezioso” (ved. Dante Alighieri). E allora sì che ci siamo, caro don Vittorio, perché tu sei stato prezioso per l’intera comunità di Sant’ Agostino, intesa come popolazione parrocchiale e come insieme di gruppi attivi in parrocchia, ma anche per ciascun membro di questa comunità, inteso come persona. Quante volte (praticamente sempre) ai riti introduttivi delle Celebrazioni Eucaristiche, hai proclamato “vorrei che ciascuno di voi si sentisse accolto” e non è mai stato un annuncio di piaggeria, perché sempre hai accolto tutti e ciascuno nel tuo ministero sacerdotale. Prezioso per il tuo essere “vicino” (ai bisogni, ai singoli, ai gruppi…), per l’intuitivita’ che ti fa cogliere e interpretare le attese, per la saggezza dei consigli e del discernimento, per la capacità di essere guida e insegnante, per la cultura diffusa a piene mani con il desiderio dell’etimo latino del “colo”, ossia del coltivare. Potremmo andare avanti ad oltranza, ma mi fermo qui per non tediare e, soprattutto, per non farmi tagliare. Allora, caro don Vittorio, non mi resta che chiudere con un enorme grazie e, parafrasando quello che il Vescovo di Genova ha più volte sottolineato quando il Vescovo Nicolò è stato destinato a guidare la Diocesi di Rimini, riferendo della grande perdita per la diocesi ligure, si può affermare incontrovertibilmente: “Per la parrocchia di Sant’Agostino questa è una grande perdita”…ma poiché non mi risulta che Dio agisca da ragioniere, confido nella circostanza che alla nostra perdita non corrisponda esclusivamente il guadagno della parrocchia di approdo che certamente ti vorrà bene, ma anche quello di un copioso raccolto per i tanti semi gettati in Sant’Agostino. Ci affidiamo al Signore. Un abbraccio forte! Tommaso Bianco
- A don Vittorio, nel venire a conoscenza del tuo trasferimento, ho provato un forte dolore e disorientamento. Le tue omelie sono sempre fonte di grande profondità e arrivano al cuore per la semplicità con cui le comunichi. Mi sono sentita accolta è sostenuta nelle mie difficoltà del vivere quotidiano in particolare nei momenti traumatici vissuti nell’arco della mia vita. Ti sei sempre ricordato con molta delicatezza della perdita di mia figlia e in più occasioni hai avuto parole di conforto, cercando di lenire le mie ferite con lo sguardo umano sempre rivolto a Cristo. Un grande grazie per il cammino pastorale percorso con noi e auguri per il tuo nuovo incarico pastorale. Gabriella Mastrovita
- Fine febbraio 2020, don Vittorio venne a benedire la nostra casa, una delle ultime visite prima che iniziasse il lockdown per la pandemia. All’epoca, io e mio marito frequentavamo poco la parrocchia di Sant’Agostino. Conversammo con don Vittorio e rimanemmo colpiti non solo dalla sua semplicità ma soprattutto dalla profonda spiritualità e umanità. Dieci giorni dopo mio marito si ammalò di Covid e in otto giorni ci lasciò in una disperazione totale. Il giorno del funerale (se così si può chiamarlo) ero sola, in una città deserta, tutto chiuso, anche le chiese ed il cimitero. Innanzi all’area crematoria don Vittorio ci aspettò e dette la benedizione a Luciano. Nei mesi seguenti mi aiutò a sopportare il dolore, insegnandomi ad affidarmi alla preghiera, a non chiudermi nella mia angoscia, ad offrirla al Signore, guardandomi intorno perché, attraverso la mia sofferenza, potessi riuscire a vedere la sofferenza degli altri. Grazie, grazie di cuore don Vittorio, le sue parole continueranno ad entrare nel cuore di tante persone donando serenità. Aulide Bartolucci
- Caro don Vittorio, è con un misto di tristezza e gratitudine che oggi mi rivolgo a te, mentre ti prepari a lasciare la nostra amata parrocchia dopo nove anni di servizio dedicato. Voglio esprimerti il mio più caloroso saluto e la mia profonda gratitudine per tutto ciò che hai fatto per la mia famiglia, per noi sei stato una guida, un punto di riferimento. Sappiamo che lascerai un vuoto che nessun altro potrà colmare, ma siamo grati per ogni istante trascorso insieme e per l’eredità di fede e amore che ci lasci. Con affetto e stima, Stefano Ugolini
- Caro don Vittorio, tra le tante cose che abbiamo condiviso con te in questi nove anni ci sono state le meditazioni sul cammino, che hai dedicato ad Abramo e alla fede che lo ha animato nel mettere i suoi passi sul sentiero della volontà di Dio. Ogni incontro aveva un quadro che lo esemplificava, e il primo che avevi scelto, per raccontare la chiamata che Dio gli fa ad uscire dalla sua terra, era una tela di Van Gogh intitolata “Primi passi”, nella quale un bimbo, sorretto dalla mamma, si protende verso il papà, che lo attende a braccia aperte. Così ci piace pensare la tua partenza per il Crocifisso: sorretto dall’amore e dalla preghiera dei tuoi parrocchiani di S. Agostino, ti protendi verso i tuoi nuovi parrocchiani, che non possono non aspettarti a braccia aperte, perché certamente sanno che pastore buono e sapiente sarai per loro, come lo sei stato per noi. Questo bimbo che muove i primi passi, però, siamo anche un po’ noi, che sentiamo l’incertezza, il dispiacere e la fatica di vederti partire e di “perderti”, anche se la comunione bella che hai creato con noi e con tutti non finisce e non finirà mai. Grazie per il tuo cuore innamorato del Signore e per avercene parlato così diffusamente e profondamente, e per avercelo indicato sempre come motore e fine della nostra vita. Insieme a te continueremo a muovere i nostri passi verso Dio, perché è lui il vero padre che ci attende a braccia aperte e, come dice il Salmo 34, “guardando a lui saremo raggianti e non saranno confusi i nostri volti”. Sorelle Clarisse
- Siamo stati educatori per alcuni anni del gruppo medie e insieme ai ragazzi con l’aiuto di don Vitto abbiamo percorso un bel cammino di crescita e di amicizia. Sono stati momenti di fatiche e di divertimento, di buone semine e piccole cadute, ma abbiamo veramente percepito, noi e i ragazzi, grazie alle riflessioni e l’umanità del buon Vitto, la presenza di Gesù che si fa carne nel prossimo. Soprattutto per noi, a livello personale, è diventata formazione l’ascolto e il vissuto profondamente onesto e trasparente del nostro don, che ha sempre amato con grande dedizione e pazienza gli adulti, i bambini e i ragazzi, ricordandone sempre, ad uno ad uno, il nome e la sua storia. Rimangono epici alcuni momenti dei campeggi delle medie in particolare la presentazione di un campo con don Vit-Thor, momenti che ci porteremo sempre nel cuore. Ci mancheranno le sue riflessioni, la sua saggezza, la sua empatia ma anche la sua fragilità che lo rende così vicino a noi tutti. Vitto dice sempre che non è la meta la vera destinazione del viaggio, ma il viaggio stesso. Ebbene siamo riconoscenti di aver percorso un tratto di strada a fianco a te Vitto. Allo stesso modo sappiamo che semmai il viaggio ci farà di nuovo incontrare sarà come essersi persi di vista dieci minuti prima. Buon cammino, Vitto. Luisa e Fabrizio
- La vita, per come la intendo, è un intreccio di relazioni, volti e sguardi. Persone che entrano nella tua vita, bussano e ti chiedono permesso. Ti invitano a un gruppo, ti dicono che vorrebbero prendere un caffè con te, condividono esperienze, camminate e riunioni. E quello che rimane non è il risultato ottenuto, ma l’amore provato, il bene condiviso. Quel profumo di gioia che ha abitato in noi, raccogliendoci da quei momenti di difficoltà, tensioni, e disequilibri. E proprio in quei momenti di paure, abbiamo il bisogno di un volto che ci sta accanto, semplicemente così, con la sua umanità senza la pretesa di trovare soluzioni e senza la volontà di essere il risolutore. Questi nove anni son stati così, almeno per me, caro Vitto. Hai sempre cercato di essere un contadino accorto, attento e instancabile. Hai avuto cura di quei semi che ti erano stati affidati senza che tu ne avessi alcun potere. Li hai accuditi; cercato di abbeverarli con il tuo sapere e contemporaneamente accarezzarli con la tua umanità. Da buon contadino, sapevi che la crescita del frutto non dipendeva esclusivamente da te, ma la tua attenzione era indispensabile: scacciare l’erbaccia, arare il terreno, livellarlo, scegliere un buon concime, dare l’acqua, potare quando necessario, proteggere dalle intemperie e dalle malattie… Sono i lavori quotidiani della vita, e tu non ti sei tirato indietro. Nonostante il terreno un po’ arido, difficoltoso, e bisognoso di tante attenzioni, un terreno che alle volte sapeva farsi del male da solo, tu hai sempre cercato di trovare piccole vie, stradine che potessero aiutare quel seme a diventare pianta. E un contadino sa già dall’attimo in cui inizia che quella pianta prima o poi morirà. Ma questo non lo scoraggia, anzi si dona gratuitamente. Ed è il primo che si accorge dei dettagli del suo orto, e sa che alle volte c’è bisogno di aspettare e altre di agire. Un contadino è paziente e si dona; sa di non avere il potere assoluto, ma questo non lo scoraggia nell’agire. Tu, Vitto, hai saputo fare questo. E ora è tempo di accudire un altro terreno, senza fretta, senza bisogno di strafare, solo con la certezza della gratuità. Noi, piante giovani di Sant’Ago, ti ringraziamo per averci fatto crescere e per essere stato quella canna che ci ha sostenuto durante i nostri bui, quelle mani che ci hanno accarezzato durante i nostri tentennamenti e quel cuore che ci ha accompagnato sempre alla ricerca di un Senso. Giovanni Antonini
- Ripenso sempre ai momenti della cresima di Michele alla sua gioia di fare la cresima: per lui era importantissimo e tu ci hai aiutato a realizzare il suo desiderio. Hai sempre avuto e sempre avrai una preghiera per Michele. Grazie per quello che hai fatto per noi, grazie per aver sempre incoraggiato la nostra piccola grande Marti. Grazie per tutto e ti aspettiamo qui a casa per condividere un pezzetto della nostra quotidianità! Elisa di Michele
- Il legame che unisce la tua vera famiglia non è quello del sangue, ma quello del rispetto e della gioia per le reciproche vite. Di rado gli appartenenti ad una famiglia crescono sotto lo stesso tetto. Famiglia Lisi Scardavi
- Abbiamo avuto con noi il fuoriclasse dei sacerdoti, il Messi dei preti…ora illuminerai con un’altra casacca, ma sempre indicando la medesima direzione, cioè Lui. Grazie dei meravigliosi anni passati assieme Vitto. Dario
- Buona vita a don Vittorio, un prete innamorato di Gesù e della sua Parola. La sua disponibilità di obbedienza ci fa bene. Noi abbiamo bisogno di preti che fanno sul serio… a noi suore francescane missionarie di Cristo ha dato testimonianza di vita profonda nel Signore. Gli auguriamo ogni bene con riconoscenza. Suor Maria Teresa
- Il nostro augurio è che tu riesca a trovare la forza e il coraggio necessari a confrontarti nel tuo ministero con la misura dell’Amore di Cristo: amare senza misura. Ciao buon percorso. Marilù e Gabriele
- Caro don Vittorio, grazie per aver incarnato la Carità e la Pìetas di Gesù, in questo tempo in cui sei stato Parroco, guida spirituale e confessore. Il Signore ti accompagni nella tua nuova Parrocchia. Arrivederci Monica Boccardi
- Carissimo don Vittorio vai altrove ma non ti perdiamo. In questi anni è cresciuta una stima ed un affetto sincero ma ancor più una amicizia vera in Cristo. Essa rimane solida nel tempo anzi è per l’eternità. Grazie per la cordiale accoglienza e la capacità di valorizzare tutto. L’affezione a Gesù sia per te e per tutti noi la cifra della nostra testimonianza. Marco Ferrini
- Don Vittorio, grazie per le tue omelie alla Santa Messa della domenica, grazie per essere un Sacerdote e un grazie di cuore per la tua accoglienza prima della celebrazione: si distingue per la tua calorosa accoglienza a tutti coloro che partecipano. A volte ci vedrai anche alla Chiesa del Crocifisso…. Ti accompagniamo nella preghiera. Buona Estate. Maurizia Giusti
- “Sia fatta la Tua volontà”. Quante volte ripetiamo questa frase del Padre Nostro e oggi risuona più che mai dopo la notizia che lasci la Parrocchia di S. Agostino. Il dispiacere c’è, ma l’amicizia resta, il bene che hai seminato resta. La tua saggezza, la profondità delle tue Omelie, l’attenzione per le persone sono il dono prezioso che hai fatto ai tuoi parrocchiani in questi anni e che non andranno perduti. Ora ti attende un nuovo impegno pastorale che sarà altrettanto fecondo e ricco di frutti. Te lo auguro di cuore accompagnandoti con la preghiera. Annalisa Lotti
- Ciao Vittorio, ricordo bene il primo giorno che ti ho incontrato personalmente, sei venuto a cena a casa nostra e già quand’eri solo sulle scale ho pensato: “Vedi è uno simpatico, lavoreremo bene insieme”… e così è stato. In tutta onestà, avrei voluto lavorare maggiormente con te, però tu non hai mai imparato l’arte dell’ubiquità, ma ti perdono. Sono stati anni belli insieme, sia in parrocchia nei percorsi pastorali, che nei momenti di riposo, in montagna e nelle feste, ma soprattutto la relazione con te, quella relazione di cui parli spesso nelle tue omelie, è stata una cosa molto preziosa per me e la terrò viva, anche se dovrò rincorrerti più di prima. Spero veramente che nella nuova comunità tu possa trovarti come a casa. Un abbraccio. Nicola Donati
- Vitto grazie, perché in questi anni ci hai insegnato ad affidarci rimanendo presenti e curiosi, ad essere sinceri anche solo con uno sguardo. Grazie per il tempo dedicato ai giovani e per la tua voglia di arrivare all’altro, di scoprirlo, “e concludo…” grazie per essere amico mai scontato, sempre accogliente. Matilde
- Canzone per Don Vittorio (ispirata alla canzone “Renato Renato Renato”)
Vittorio Vittorio Vittorio senza di te sarà un mortorio Vittorio Vittorio Vittorio noi adoriamo il tuo oratorio Vittorio Vittorio Vittorio non ci lasciare nel purgatorio Vittorio Vittorio Vittorio così simpatico, divinatorio Vittorio Vittorio Vittorio rimani sempre qui tra noiiiiiiiii Cecilia e Sofia - Grazie don Vittorio da parte di tutta la mia famiglia e di tutta la comunità parrocchiale, grazie per la dedizione, la passione, l’impegno, la pazienza, la comprensione, la capacità di ascoltare, la simpatia profusi nel Tuo operato. Grazie per esserci stato vicino nei momenti di felicità come in quelli di disperazione con una delicatezza unica, dispensando tue profonde riflessioni che sgorgavano dal cuore. Grazie per la Tua instancabile voglia di donarTi all’altro. Grazie per esserTi sempre messo in gioco come persona e come guida spirituale. Grazie per la Tua testimonianza di fede e per averla valorizzata nell’intera nostra comunità con linfa nuova e per averla rinnovata continuamente in tutti noi. Ti auguriamo con tutto il cuore e con tutto il nostro più sincero affetto che la nuova missione che sei chiamato a seguire Ti regali nuovi stimoli e Ti porti sempre verso la luce del Signore. Un abbraccio gigante. Gilli e family
- Un bravo uomo, un bravo prete. La prima volta che ho incontrato don Vittorio, l’ho visto venire dalla porta in fondo e veniva su pian piano e io l’ho guardato negli occhi e lui mi ha guardato e ho capito subito che mi sarebbe piaciuto e glielo ripeto sempre che io mi sono ‘innamorata’ subito di lui. Poi mi ricordo al primo consiglio pastorale che ha convocato per poter conoscere tutti, e quando è toccato a me mi sono presentata pronunciando il mio nome e dicendogli che mi avrebbe conosciuta subito, perché io sono una chiacchierona, ma lui mi ha risposto che mi aveva invece notata in chiesa più volte a pregare da sola con molto fervore Così ho cominciato a seguire le sue omelie che mi straziano il cuore, le capisco anche se a volte il Vangelo è molto difficile da comprendere e ancora di più da mettere in pratica e poi mi sono confessata da lui molto spesso e adesso le ultime volte incontrandomi a casa durante la mia malattia mi ha benedetto facendomi il segno della croce sulla fronte. Mi ha sempre dato molte manifestazioni d’affetto e che vada via mi dispiace da morire anche se adesso io non frequento più tanto la parrocchia perché non sto bene, solo il sabato alla messa delle 16.30 quando mi sento bene. Sapere che lui c’era per me era consolante e non nascondo che andrò a trovarlo nella nuova parrocchia. Gli voglio bene tanto tanto tanto e anche la mia comunità a tutti. Carla Clari
- Io frequento la messa feriale e per me don Vittorio celebra in modo ‘surreale’. Mi fa entrare dentro quel mistero e questo perché avverto che lui sente profondamente vero per sé quello che ci trasmette. Veta
- “Possiate sentirvi Tutti benvenuti e accolti” Con queste parole ogni domenica don Vittorio inizia la S. Messa. Con queste parole si è fatto portavoce ed esempio di una Chiesa vicina e accogliente, inclusiva e amabile, dove c’è un posto per tutti noi. Ci ha ricordato che ogni volta l’Amore di e per Cristo non è un dogma, ma una Relazione, che passa in primo luogo attraverso l’esempio. Grazie a questa accoglienza e a questa relazione, don Vittorio ha saputo trasmettere ai nostri ragazzi che è bello innamorarsi di Gesù. Grazie don Vittorio. Roberta, Paolo, Gianmaria, Francesco, Daniele e Diella
- Vitto grazie per essere stato il migliore amico adulto di tutti noi ragazzi della Cattedrale, non quel migliore amico con cui esci tutti i giorni a divertirti ma quello che sai che ci sarà sempre nonostante non vi vediate quasi mai, zia tombolona! Giovanni Boldrini
- “Ebbene, cari amici, qui sulle rive del Mare finisce la nostra compagnia nella Terra di Mezzo. Andate in pace! Non dirò: “Non piangete”, perché non tutte le lacrime sono un male”. Caro don, ci piace salutarti con le parole di Gandalf, uno dei protagonisti del “Signore degli anelli”, romanzo che spesso hai citato durante le tue omelie, insieme ad altri capolavori della letteratura e dell’arte mondiali che ci hai insegnato ad amare, a “leggere” e a “guardare”: perché se ci nutriamo di ciò che è Bello, lo rifletteremo all’esterno, rendendo più tangibile la strada verso il Bene. Porteremo nel nostro cuore il ricordo di un’amicizia “bella”, il desiderio di scoprire questa bellezza fuori e dentro di noi e di guardare in alto, verso quel volto che non giudica, ma accoglie; cercandolo, anche quando è difficile, nelle persone che incontreremo. Cinzia Gabriele Matteo Riccardo
- Nove anni volati come il battito d’ali di un gabbiano. Ti accompagno con l’amicizia di sempre, iniziata molto molto prima che venissi a S.Ago. Grazie Vitto, a prestissimo, Chiara Antonioli.
- Caro Vitto, è stato bellissimo fare l’animatore della Parrocchia di Sant’Agostino, una esperienza che mi porterò sempre dentro. Grazie per la tua delicata umanità! Emanuele Amati
- Don Vittorio è sempre stata una persona fantastica, oltre che un fantastico Don. È sempre stato bello per me avere dei confronti con lui e aver vissuto numerose esperienze, come quelle dei campeggi. Grazie Don Vitto, ti vogliamo bene!
- Grazie a Don Vittorio un uomo dotato di grande cultura e di una sensibilità fuori dal comune. Mi è stato accanto in questo periodo così difficile per me. Lo ringrazio dal profondo del mio cuore. Thomas
- Ciao don, Ti volevo ringraziare per tutto quello che hai fatto per la parrocchia e soprattutto per me. Di sicuro porterò sempre nel cuore la cresima e la comunione così come tutti i campeggi passati insieme. Sei sempre stato al mio fianco, non mi scorderò delle confessioni in amicizia fatte nel cortile a Sant’Agata e dei bei momenti di raccoglimento fatti prima di andare a dormire. In particolare, ho scolpite nel cuore alcune tue parole, che hai detto durante una chiacchierata nei campi mentre passeggiavamo:”Alessandro è un ragazzo oltre che intelligiente molto saggio e non è scontato per la sua età”. Non so se anche te te la ricordi, ma ti ringrazio perchè è uno dei complimenti più belli che abbia mai ricevuto. Le auguro il meglio e sono sicuro che ci rivedremo, per un nuovo cappello delle frecce tricolori. Alessandro
- Caro don Vittorio .ho avuto l’onore di conoscerti prima come collega al liceo e, infine, di ritrovarti negli ultimi anni come mio parroco.La tua generosità, l la tua cordialita’, la tua competenza teoligica, sempre urilizzata con umiltà e semplicità , nel rispetto del tuo prossimo , trattato srmpre con grande rispetto, ti rendono una persona indimenticabile, unica nella sua autenticita’ e spontaneità, che ricorderemo sempre con così tanto affetto da venire a cercarti. nella tua nuova realtà parrocchiale per sentirci ancora parte di quella grande famiglia, che è la Chiesa.
- Una persona splendida,sempre disponibile.Un grosso abbraccio Antonella Mazzocchi e Viola Martinucci
- Uno sguardo sempre speciale su ognuno e mai giudicante, sempre aperto ad abbracciare ogni nuovo arrivo. Un uomo di immensa cultura con la capacità di trasmettere il sapere in maniera profonda e che arriva a tutti. Una ricchezza la domenica ascoltarlo. Una ricchezza averlo avuto nei Sacramenti, non è scontato saper fare apprezzare ai giovani la Parola di Cristo. Mille altre cose ancora rappresentano Don Vittorio… Grazie per tutto e a presto!
- Grazie Don Vittorio!!!…Per tutto il lavoro (duro, in un contesto difficile) che hai svolto in questi anni e la passione che ci hai trasmesso. Ascoltare le tue parole durante la Messa è stato veramente come un ristoro. Altissima cultura, altissima capacità di comunicazione (che, a mio avviso, troppo spesso purtroppo manca a molti sacerdoti), grandissima capacità di trasmettere la bellezza e l’emozione della Buona Novella a tutti e tanto coraggio… In ogni caso, ci vedremo presto! Un caro saluto, Adele e Samuele Rossi
- Grazie Don Vitto, perché hai fatto dei campeggi di AC molto più di un campeggio, ne hai fatto una famiglia, una famiglia di ragazzi, ora adulti, che ancora camminano insieme nella vita, si incontrano, e fanno di ogni ricordo passato insieme, una ragione per essere felici.
- Un grazie di cuore per tt quello che hai rappresentato per noi. Sarai sempre con noi nei nostri cuori . Catia Carlotta e Chiara. Un ringraziamento per la tua disponibilita’ sempre anche da Paolo, Melissa e la piccola Ginevra battezzata a febbraio.Un abbraccio da tutti noi e un augurio di serenita’ per il tuo futuro.
- Caro Vittorio, delle tue bellissime omelie mi hai lasciato due insegnamenti importanti che ronzano costantemente nella mia testa e nel cuore…il primo è quello della certezza assoluta dell’esistenza di Gesù (altrimenti come si spiega che gli apostoli dopo averlo rinnegato, si siano fatti ammazzare per Lui! Cit. Vitto )…il secondo è che devo sempre cercare la felicità del cuore, perché Dio mi ama e vuole questo per me! Continuerò a pregare per te,sempre… Grazie di tutto. Isabella
- Ciao Vitto da quando ho memoria nella parrocchia ci sei sempre stato tu. ti ho visto crescere come tu hai visto crescere me. ti auguro di essere felice nella tua nuova avventura. Leonardo
- Ciao DonVittorio sono Alessandro Venerucci vorrei dirti queste parole: Un Don dal CUORE d’ oro come ho conosciuto nn avrò più la fortuna di rincontrarlo…ti voglio un mondo di bene… Alessandro
- Caro Don Vittorio, siamo Cristina e Maurizio, i genitori di Eddy e di Pietro. Siamo increduli e davvero dispiaciuti di questo cambiamento. Ciò che ci viene a mancare è il riferimento spirituale che in questi anni sei stato per noi, tu e tutto quello che hai costruito attorno a te. Ci hai insegnato ad amare Dio ogni giorno di più, ad ascoltare con il cuore e comprendere le parole del Vangelo, a pregare con sincerità e concretezza, a vivere la Santa Messa con gioia e conforto. Hai benedetto il nostro matrimonio, un momento che non dimenticheremo mai e questo ci lega ancor più a te. Grazie per averci accolti nel tuo gregge malgrado le nostre mancanze. Ti siamo vicini e pregheremo per te…e sicuramente ti verremo a trovare! Un abbraccio grande grande da tutti noi. Maurizio, Cristina, Pietro e Eddy
- Grazie di cuore ❤️ Don Vittorio per averci fatto vivere questi anni nella crescita spirituale per averci dato gli strumenti per una vita semplice e umili come sei tu. Sei stato un grande esempio per tutti noi Maria Bianca Caterina per la nostra famiglia…non dimenticheremo mai i tuoi divertenti racconti di vita vissuta…possiamo dirti solo GRAZIE
- Grazie con Vittorio, hai accolto la mia famiglia in momenti dolorosi, non ci hai fatto sentire soli e ci hai dato il tempo di salutare i nonni. Buon cammino! Anna
- Ali di gabbiano
che sorvolano fiere e
osservano libere
le onde del mare
che si uniscono lente e serene
in un meraviglioso
abbraccio
alla Terra…
Un volo costante e
leggero
su ogni granello di sabbia…
Ponte benevolo,
accogliente tra
noi e il nostro Signore.
Grazie Don Vittorio per la tua accoglienza e la tua Guida. Michela, Gilberto, Giulia e Chiara Giardi - Caro Don Vittorio sei sempre stato per il nostro gruppo Universitario Eccoci una guida spirituale, un punto di riferimento per tutti noi e una persona a cui chiedere consigli nel momento del bisogno. Auguri di un nuovo cammino con persone nuove della Parrocchia Del Crocifisso. Sei e rimarrai sempre il numero uno. Lorenzo Neri
- Caro Don Vittorio, sono Melita e ho 23. Sono passati nove anni da quando ho avuto il privilegio di incontrarti durante il mio cammino. Nonostante la mia giovane età, i tuoi insegnamenti e la tua guida hanno lasciato un’impronta profonda nella mia vita. Le tue omelie e quella frase [… concludo dicendo…] ha segnato parecchi volti di risate trattenute. Un altro ricordo mi riaffiora… la morte di Enea. Che ha segnato in noi piccoli adolescenti una voragine, che tu hai saputo medicare con cura e pazienza. Ma non sono solo i tuoi insegnamenti che mi hanno toccato, è stata la tua umanità. Hai dimostrato un autentico interesse per le persone che frequentavano la parrocchia, prendendoti cura delle loro preoccupazioni e delle loro gioie. È fonte di stima la tua disponibilità nell’ascoltare e nel consigliare. Apro solo una piccola paretesi sul interesse nelle persone della parrocchia: cerca di dosare la tua forza di cuore con chi hai difronte. Alcune persone hanno sempre il piacere di far affondare l’altro, guardati le spalle. Ora che intraprenderai un nuovo percorso, sono sicura che il tuo spirito altruista e il tuo amore per Dio continueranno a illuminare la vita delle persone che avrai l’opportunità di incontrare nel tuo nuovo cammino. Spero che tu possa continuare a ispirare e a guidare tante altre persone come hai fatto con me. Con profonda gratitudine, Melita.
- Carissimo Don Vittorio abbiamo ricevuto il dono di conoscerti da poco più di un anno , da quando ci siamo trasferiti a Rimini. Nulla arriva per caso nella vita . I progetti del Signore sono accuratamente disegnati . Io posso solo dire che le tue parole , per me e mia moglie Carmela , ci hanno sempre aiutato a non mollare e ad essere persone migliori . Grazie Don Vittorio Giuseppe e Carmela
- Ciao don vitto Grazie per le mille avventure passate insieme a te e agli animatori Ti ringrazio per la tua capacita di tenere attiva la platea durante la messa Ti voglio bene La tua flavietta
- Vitto, sono già passati diversi anni da quando sono arrivato a Sant’Agostino, è stata come una seconda casa per me. Ci sono stati alti e bassi ma conservo molti ricordi, mi hai aiutato ad ambientarmi con i ragazzi del grottino e nel corso di diversi campeggi dalle medie alle superiori sono maturato. Anche se ho ancora tanta strada davanti a me, mi ricorderò dei consigli che mi hai dato e delle esperienze che ho avuto. Quindi anche se non sarai troppo lontano spero che ci rivedremo presto per qualche chiacchierata Luca Giuseppe Trivieri
- Caro Vittorio, è stato per noi un vero piacere averti vicino in alcuni dei momenti più importanti della nostra vita e faremo il possibile per continuare a godere dell’accoglienza che ci hai sempre riservato in questi anni. Augurandoti il meglio da questa nuova esperienza, con grande affetto, Marco Serena e Pietro
- Caro Vittolo, la Vita mi sta insegnando che tutte le storie hanno una fine, anche quelle belle come la tua storia in questa parrocchia, non ricordo il primo giorno in cui sei arrivato ma sicuramente ti ricordi il giorno in cui ci siamo conosciuti, io non lo ricordo tanto bene ma so che da quando ci siamo conosciuti sei stato una figura cardine della mia esistente, tuttora la sei, abbiamo condiviso un sacco di momenti belli insieme, divertenti, incazzature, prese per il culo e momenti profondi. Tu sai come sono fatto e cosa sto diventando anche grazie al mio percorso in chiesa insieme a te, agli animatori, amici e amiche del gruppo. Tutto questo è grazie a te che sei stato il nostro faro per un porto sicuro, la nostra punta di diamante che ci faceva largo tra i nostri problemi e proprio tu sei riuscito a creare una magia nella nostra parrocchia veramente speciale come solo un mago può fare, lo so che solo la fine di un percorso ma non riesco a pensare che entrando in chiesa e proprio in quella chiesa non ci sei tu, forse anch’io ho un po’ mollato la presa, un po assente, ma sto creando pian piano il mio mondo, con le persone che amo di più al mondo, nonostante ciò sarai per sempre nel mio cuore. Mi hai dato tanto e spero anch’io di averti lasciato un po’ di mio nel tuo modo di fare e nella tua storia. La vedo in questo modo ora, hai fatto diventare magico sant’agostino e il tuo prossimo passo è quello di rendere magico un altro posto, fa parte del tuo destino, non guardare a cosa ti sei lasciato indietro ma pensa a tutto ciò che di positivo che porterai nella tua prossima avventura. Grazie di tutto, un vittolo per sempre.