Piazza San Pietro. Sabato, 6 dicembre 2025. Il Papa Leone XIV parla del beato Alberto Marvelli.
«… il Natale di Gesù ci rivela un Dio coinvolgente… Nei problemi e nelle bellezze del mondo, Gesù ci aspetta e ci coinvolge, ci chiede che operiamo con Lui… Oggi vorrei ricordare un nome: quello di Alberto Marvelli, giovane italiano vissuto nella prima metà del secolo scorso. Educato in famiglia secondo il Vangelo, formatosi nell’Azione Cattolica, si laurea in ingegneria e si affaccia alla vita sociale al tempo della seconda guerra mondiale, che lui condanna fermamente. A Rimini e dintorni si impegna con tutte le forze a soccorrere i feriti, i malati, gli sfollati. Tanti lo ammirano per questa sua dedizione disinteressata e, dopo la guerra, viene eletto assessore e incaricato della commissione per gli alloggi e per la ricostruzione. Così entra nella vita politica attiva, ma proprio mentre si reca in bicicletta a un comizio viene investito da un camion militare. Aveva 28 anni. Alberto ci mostra che sperare è partecipare, che servire il Regno di Dio dà gioia anche in mezzo a grandi rischi. Il mondo diventa migliore, se noi perdiamo un po’ di sicurezza e di tranquillità per scegliere il bene. Questo è partecipare!» […].
il beato Alberto Marvelli
“Ha mostrato come, nel mutare dei tempi e delle situazioni, i laici cristiani sappiano dedicarsi senza riserve alla costruzione del Regno di Dio nella famiglia, nel lavoro, nella cultura, nella politica, portando il vangelo nel cuore della società” (Giovanni Paolo II)
Incontri col beato Alberto
Dialoghi con il beato Alberto
dal quaderno presso la tomba del beato Alberto
5 ottobre 2025
79 anni fa lasciavi il corpo caro Alberto. In questo giorno di grazia ti chiedo di accrescere la mia forza per lasciare andare ciò che non piace a Gesù. A volte ho avuto dubbi su ciò che è giusto o sbagliato, ora sempre meno grazie a Dio! Aiutami a mantenermi salda nella FEDE, nella SPERANZA e nell’AMORE con spirito di forza, carità e prudenza! Grazie.
16 febbraio 2024
Caro Alberto, sono qui a raccomandarmi come sempre a te per il mio cammino, la mia vita e infine la mia responsabilità come marito, padre, figlio, fratello e uomo che cerca la volontà di Dio. Oggi mi raccomando a te insieme lassù a Cinzia, don Fausto e tutti i tuoi amicie e amici di Dio, collaboratori nell’edificare la città di Dio qui in terra. Chiedete misericordia per me nelle mie situazioni attuali a Dio, una preghiera. Grazie come sempre.
22 febbraio 2025
Preghiamo che questo Beato interceda presso Dio di benedire la nostra diocesi di Zhengding affinché sia liberata dalla persecuzione del governo e riacquisti la libertà religiosa. Preghiamo anche che Dio conceda la grazia alla Chiesa affinché possa tornare sulla retta via. O Beato, prega per me e concedi alla mia famiglia la felicita’. Cattolico della diocesi di Zhengding a Shijiazhuang, provincia di Hebei, Cina
In preghiera col beato Alberto
Ultimo venerdì di ogni mese alle ore 17,00
presso la tomba del beato Alberto
nella chiesa di Sant’Agostino
La vita del beato Alberto
La vita del beato Alberto Marvelli
Alberto Marvelli nasce a Ferrara il 21 Marzo 1918 e muore a Rimini il 5 Ottobre 1946, a soli 28 anni, in un incidente stradale. Nella Rimini martoriata e distrutta dai bombardamenti e nel primo dopoguerra fu figura di grande rilievo, non solo per l’integrità di vita, ma anche per l’impegno sociale e politico.
Visse da protagonista i grandi avvenimenti storici dell’epoca, anticipando profeticamente il ruolo e la vocazione del laico cristiano proposti poi dal Concilio Vaticano II.
Alberto è stato un giovane, amico dei giovani, innamorato della vita, degli uomini, di Dio. Sempre presente fra i ragazzi, i poveri e i sofferenti. Altruista negli oratori, intrepido nello sport, impegnato nella scuola.
Il suo battagliero impegno in politica, lo intendeva come servizio. Ha dedicato la vita all’instancabile e dinamica ricerca della Verità e dell’Amore. Il suo prezioso Diario è per noi una limpida testimonianza della sua vita interiore, del suo profondo rapporto con Dio, del suo programma di vita.
Il 5 Ottobre 1974 la sua salma è stata traslata nella Chiesa di S. Agostino. Il 22 Marzo 1986 è stato emanato il decreto sull’eroicità delle sue virtù e proclamato venerabile. Il 7 Luglio 2003, avendo la congregazione dei Santi riconosciuto un miracolo attribuito alla sua intercessione, il Papa ha firmato il decreto di Beatificazione, proclamandolo poi Beato nel 2004 a Loreto.
La Chiesa lo propone così come modello di “santità nel quotidiano” per i cristiani del terzo millennio.
“Gesù vive in me; Gesù è nel mio cuore; Gesù lascia il cielo per entrare nel mio indegnissimo corpo. Gesù dammi la tua volontà, la tua fermezza nei propositi, il tuo amore immenso per gli uomini e le loro miserie, il tuo senso totale e soprannaturale di apostolato.”
(Diario, 10 ottobre 1940)
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