Mozart. Messa da requiem (per i naufraghi del Parsifal)
Il naufragio del Parsifal avvenne il 2 novembre 1995 nel Golfo del Leone, durante una violenta burrasca: sei giovani velisti persero la vita, tre sopravvissero dopo 18 ore in mare.
Il Parsifal era un cutter di 16 metri progettato da Carlo Sciarrelli e costruito dal cantiere di Stefano Carlini a Rimini. L’equipaggio, composto da nove giovani appassionati di vela (molti riminesi), stava partecipando alla regata Transat des Alizés, con rotta da Sanremo a Casablanca per poi attraversare l’Atlantico fino a Guadalupa.
Durante la seconda notte di navigazione, a circa 30 miglia da Minorca, il Parsifal fu travolto da un’onda anomala alta circa 10 metri, generata da una tempesta di Mistral con raffiche fino a 70 nodi. L’imbarcazione affondò rapidamente. Dei nove membri dell’equipaggio, solo tre riuscirono a salvarsi dopo ore in acqua: Giordano Rao Torres (armatore), Riccardo Tosato e un terzo superstite. Le vittime furono Daniele Tosato, Ezio Belotti, Francesco Zanaboni, Giorgio Luzzi, Luciano Pedulli e Mattia De Carolis.
La tragedia segnò profondamente la comunità velica italiana e Rimini in particolare. In seguito, Riccardo Tosato fondò il Centro Studi Sicurezza in Mare (CSSM), diretto da Umberto Verna, per promuovere la formazione e la prevenzione in ambito nautico.
Ogni anno, il 1° novembre, Rimini ricorda i “ragazzi del Parsifal” con cerimonie e convegni dedicati alla sicurezza in mare. L’evento ha lasciato un’eredità di dolore, ma anche diimpegno per migliorare le condizioni e la consapevolezza nella navigazione d’altura.

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