Nella vita dell’uomo sovente si insinuano sette abitudini maligne (otto secondo la
tradizione orientale): la superbia, l’invidia, l’ira, l’avarizia, la gola, la lussuria,
l’accidia e ... la tristezza.
Si tratta dei tradizionali "vizi capitali".
E se da molti sono ritenuti un mero retaggio del passato, in realtà io sono
profondamente convinto che costituiscano un’autentica enciclopedia delle passioni
umane, una lettura geniale dell’agire umano nelle sue derive negative e nei beni
cercati attraverso di essi. Chiunque consideri con attenzione queste abitudini
negative potrebbe trovarvi ogni possibile situazione di vita, di classe sociale,
di attività proprie della nostra normale giornata. Essi riassumono l’intera
nostra esistenza, ciò che siamo e ciò che vorremmo essere: tutti li disattendiamo
eppure tutti ci riconosciamo in essi
Il Parroco: Don Vittorio Metalli